TANTA PARTECIPAZIONE ALLA FIACCOLATA IN MEMORIA DEL DOCENTE MASSIMO BEVACQUA

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Il corteo, in silenzio religioso, percorre le vie principali della città (Foto del Reporter Antonio Le Fosse)

Tanta gente, nella serata di domenica 8 febbraio, si è unita al corteo, con fiaccole e in silenzio religioso, per ricordare il giovane docente rossanese ucciso in Tunisia dove insegnava lingua italiana all’Università di Cartagine. Rabbia e dolore nell’intera comunità rossanese per la tragica morte di Massimo Bevacqua, 42 anni, il quale era molto apprezzato nella città bizantina per la sua semplicità e per il suo straordinario altruismo nei confronti degli altri. Bambini, amici, parenti, autorità e semplici cittadini, hanno sfilato per le vie principali dello Scalo con striscioni e magliette bianche con impressa la foto del docente. Al corteo, oltre a centinaia di persone, hanno preso parte, tra l’altro, il sindaco Giuseppe Antoniotti, il consigliere regionale Giuseppe Graziano, l’assessore alle politiche sociali Giandomenico Federico, ma anche diversi consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione. Al termine della fiaccolata, organizzata dagli amici del docente rossanese, il lungo corteo, dopo aver percorso le vie principali della città, ha fatto tappa nella chiesa di “San Giuseppe” per un momento di preghiera. Tutti uniti, dunque, per commemorare la figura di Massimo Bevacqua. Domani, intanto, sono in programma, alle ore 16, i funerali nella chiesa di “San Giuseppe” allo Scalo di Rossano. Il sindaco Antoniotti, per l’occasione, ha proclamato il lutto cittadino.

 

ANTONIO LE FOSSE

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