BOOM DI PRESENZE AL MUSEO DIOCESANO DI ROSSANO PER AMMIRARE IL CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS

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Turisti in visita al Museo Diocesano di Rossano (CS)Boom di presenze al Museo Diocesano di Rossano, per ammirare, da vicino, il Codex Purpureus di Rossano che, nel 2015, ha ottenuto il tanto atteso riconoscimento dall’Unesco quale patrimonio dell’umanità universale. Nella prima settimana, dal suo ritorno e dopo i lavori di restyling durati ben quattro anni presso l’ICRCPAL (Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario) di Roma, il Museo Diocesano, grazie anche al prezzo speciale del biglietto d’ingresso di 1 euro, è stato visitato da centinaia di persone provenienti dall’intero territorio e non solo. Sabato 9 luglio, addirittura, 250 visitatori del Regno Unito hanno fatto tappa a Rossano, dopo aver attraccato con la nave da crociera al Porto di Corigliano Calabro, per vedere il Codex. Questi hanno lasciato la città bizantina, al termine della visita guidata, entusiasti ed impressionati dalla bellezza del Codex e del nuovo Museo Diocesano. Da sottolineare, in modo particolare, la straordinari preparazione e professionalità dell’intero Staff della Cooperativa “Neilos” di Rossano che, da diversi anni, gestisce il Museo Diocesano offrendo un servizio di qualità ai numerosi visitatori. Uno Staff qualificato e molto preparato formato da: Grazia Mascaro, Rosa Urso, Daniela Pirillo, Michele Abastante, Cecilia Perri e Natalino Scino. La loro professionalità è finalizzata a documentare, ai tanti turisti che arrivano nel comune bizantino, il ricco patrimonio religioso presente all’interno del Museo Diocesano di Arte Sacra e, soprattutto, il Codex Purpureus Rossanensis che è, finalmente, rientrato a Rossano nel suo vero splendore. L’interesse di tanta gente, nel voler ammirare il Codex, deve essere il primo passo per richiamare a Rossano, sia nel presente che in futuro, un turismo di massa e di qualità. Bisogna, dunque, lavorare in diverse direzioni, oltre a promuovere il marketing territoriale, al fine di assistere al tanto atteso rilancio del turismo culturale e religioso nell’importante città bizantina.

ANTONIO LE FOSSE

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