L’OSPEDALE DI ROSSANO SARA’ DOTATO DI UNA NUOVA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

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12986962_956450627802098_8517592903485641067_nL’Ospedale civile di Rossano, nei prossimi giorni, sarà dotato di una nuova strumentazione per quanto riguarda la risonanza magnetica nucleare (RMN). L’importante macchina di laboratorio è di ultima generazione e consentirà di effettuare analisi con risultati maggiormente attendibili. Il “Giannettasio” e, più in generale, lo Spoke Rossano-Corigliano, nonostante i quadri di bilancio drammatici a cui è costretto il servizio sanitario regionale, è tra i pochi beneficiari dell’intera rete ospedaliera provinciale di un nuovo importante servizio. A darne notizia è il consigliere regionale Giuseppe Graziano, di Forza Italia, il quale è soddisfatto per l’arrivo della nuova strumentazione al nosocomio di Rossano che, ad ogni modo, servirà ad esaudire le numerose richieste di quanti risiedono nell’intera area-urbana Rossano-Corigliano e non solo. La RMN è una tecnica tomografica multiplanare che permette l’esplorazione delle articolazioni in piani ortagonali e parassiali, sfruttando una metodica biologicamente innocua, non invasiva e senza raggi X nell’ambito della Radiologia diagnostica. Si tratta di un esame ben sopportabile che consente di indagare anche i tessuti molli periarticolari: le strutture muscolari, i tendini, i legamenti. In particolare la risonanza magnetica viene utilizzata efficacemente su Ginocchio, per le alterazioni del menisco; Legamenti crociati e collaterali; Articolazioni, per esempio temporo-mandibolare, scapolo-omerale e dell’anca (ottenendo risultati talvolta superiori alla TAC); Liquido delle capsule sinoviali delle articolazioni; Ossa, per l’esame dell’osso spugnoso, cartilagini articolari, osteonecrosi ed eventuali fratture sfuggite all’indagine radiografica convenzionali; Rachide e midollo spinale. Per effettuare una risonanza magnetica non bisogna indossare alcun oggetto metallico come orecchini, anelli, ciondoli, forcine, lenti a contatto, apparecchi acustici e protesi dentarie mobili. Lo svolgimento è molto semplice: il paziente, dopo essersi sdraiato su un lettino mobile, viene fatto scorrere all’interno del centro magnete. Durante la risonanza bisogna stare fermi, al fine di evitare artefatti sulle immagini. L’indagine è articolata in varie sequenze e l’esame dura dai 20 ai 30 minuti. L’indagine di Risonanza Magnetica è sconsigliata nei seguenti casi: Paziente con Pace-maker; Paziente con Protesi valvolari con parti in metallo; Paziente con Protesi articolari ferro-magnetiche; Paziente con placche e viti metalliche; Paziente con Spirale endouterina; Donne in stato di gravidanza (prime 12 settimane). Finalmente una buona notizia per gli abitanti del territorio che, d’ora in poi, eviteranno le lunghe attese per effettuare una semplice RMN (Risonanza Magnetica Nucleare).

ANTONIO LE FOSSE

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