VERITÀ SUL TRIBUNALE DI ROSSANO: LO CHIEDE IL GRUPPO D’AZIONE

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Verità sul Tribunale di Rossano: lo chiede il neo-nato Gruppo d’Azione che, sabato 27 febbraio, si è riunito, in seduta pubblica, presso l’ex delegazione comunale allo Scalo di Rossano, per discutere della soppressione del presidio di giustizia rossanese. All’incontro-dibattito hanno aderito, oltre a diversi politici e semplici cittadini del territorio, 60 soggetti di varia estrazione sociale. Si è deciso, tra l’altro, di promuovere, entro il prossimo mese di marzo, un’iniziativa di protesta a Roma. Al dibattito sono intervenuti: amministratori, candidati a sindaco della Città di Rossano, l’Ordine dei Commercialisti di Rossano, l’Associazione dei Commercianti, sigle sindacali, Precari di Giustizia, rappresentanti di partiti e movimenti. Allo studio varie ipotesi: un presidio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri o, in alternativa, un sit-in in Piazza Indipendenza dove ha sede il Consiglio Superiore della Magistratura. Si chiede, in sostanza, di conoscere, a distanza di ben 4 anni, con atto formale: le ragioni che hanno determinato la chiusura del Palazzo di Giustizia di Rossano. Il Gruppo d’Azione chiede, tra l’altro e a gran voce, giustizia e verità su una vicenda che ha indignato avvocati e cittadini dell’intera fascia jonica cosentina. Non si può, al giudizio di molti, chiudere un presidio di giustizia in un’area, la Piana di Sibari, dove, tuttora, si registrano dati allarmanti. In tanti, infine, chiedono la riapertura del Tribunale di Rossano per garantire legalità e sicurezza nell’intero territorio.

ANTONIO LE FOSSE

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