Prosegue da tre giorni la protesta dei sei operai che sono saliti su uno degli anelli più alti della ciminiera della Centrale Termoelettrica di Rossano

Print Friendly, PDF & Email

Operai a 160 metri da terra (Foto del Reporter Antonio Le Fosse)

Prosegue, ad oltranza, la protesta dei sei operai, dipendenti delle imprese di manutenzione della centrale termoelettrica Enel di Rossano, che, nella mattinata di mercoledì 7 ottobre, sono saliti, a circa 160 metri da terra, su uno degli anelli più alti della ciminiera. I sei operai stanno protestando contro il licenziamento che scatterà il prossimo 31 dicembre e per difendere il loro posto di lavoro. L’Enel, infatti, ha deciso di annullare le convenzioni stipulate, da diversi anni, con le imprese esterne che garantiscono la manutenzione all’interno della centrale di Contrada Sant’Irene. Sono 50 i posti di lavoro a rischio, anche per coloro i quali sono vicino alla pensione e con famiglia a carico. Gli operai che sono sulla ciminiera non intendono scendere se non arriveranno risposte certe dall’azienda. Intanto il segretario zonale della Cgil, Giuseppe Guido, ha fatto richiesta di un tavolo istituzionale per discutere, a tutti i livelli, del futuro occupazionale degli operai. Sul posto sono presenti, tra l’altro, gli agenti della Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco ed i volontari della Croce Rossa Italiana. La protesta, secondo quanto fanno sapere i lavoratori, continuerà ad oltranza fino alla soluzione positiva della vicenda. Questi, inoltre, hanno deciso di iniziare, da qui a poco, lo sciopero della fame qualora non dovessero arrivare, nelle prossime ore, notizie confortanti dai vertici Enel. Loro, in sostanza, chiedono, a gran voce, di non essere licenziati in modo tale da continuare a garantire il sussidio mensile a sostegno delle proprie famiglie. I 50 lavoratori addetti alla manutenzione della centrale termoelettrica di Rossano, attraverso gli organi di stampa, lanciano un accorato appello alle Istituzioni, locali e regionali, affinché possano farsi carico della vicenda per evitare che, il prossimo 31 dicembre, arrivi a casa la lettera di licenziamento. Cresce, intanto, la preoccupazione nei familiari degli operai che rischiano, da qui a due mesi, di perdere il posto di lavoro. Lunedì prossimo, intanto, il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha convocato un incontro tra l’Enel ed i rappresentanti sindacali, a Catanzaro, al fine di trovare una soluzione ad una vicenda che rischia di lasciare in mezzo ad una strada, dal 1° gennaio 2016, 50 operai. Ai lavoratori, in questi giorni, è arrivata, inoltre, la solidarietà da parte del sindaco Antoniotti e del Vescovo Satriano. Tutti, infine, si augurano che la vicenda possa risolversi positivamente.

ANTONIO LE FOSSE

Potrebbero interessarti anche...