IL SIMULACRO DELLA MADONNA ACHIROPITA IN PROCESSIONE AL LIDO SANT’ANGELO E NELLE ZONE COLPITE DALL’ALLUVIONE

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Simulacro della Madonna Achiropita in processione al Lido Sant'Angelo (Foto del Reporter Antonio Le Fosse)

Simulacro della Madonna Achiropita in processione al Lido Sant’Angelo (Foto del Reporter Antonio Le Fosse)

Giornata storica a Rossano, quella di domenica 30 agosto 2015, in cui il simulacro della Madonna Achiropita, per la prima volta, è stato portato in processione, a bordo di un furgone offerto dalla ditta Madeo abbellito per l’occasione con addobbi floreali realizzati dal fiorista Giovanni Novelli, allo Scalo cittadino e al Lido Sant’Angelo nelle zone colpite dall’alluvione. Migliaia di fedeli, provenienti dall’intera diocesi, hanno affollato il litorale rossanese per accogliere l’Achiropita. Si sono vissuti momenti emozionanti al passaggio del simulacro della SS. Achiropita nelle vie colpite dall’alluvione. I rossanesi, ancora una volta, sono grati all’Achiropita per aver protetto loro in occasione dell’esondazione del torrente Citrea nella mattinata di mercoledì 12 agosto scorso. In quella triste giornata, come si ricorda, non ci sono stati né feriti né vittime. Un miracolo attribuito alla Protettrice dell’intera diocesi di Rossano-Cariati. Ieri l’intera comunità cattolica, insieme alle diverse autorità civili e militari, ha partecipato all’evento religioso culminato con la Santa Messa, nel piazzale antistante alla Torre Stellata e di fronte alla chiesa intitolata a Maria Stella del Mare, presieduta dal Cardinale Salvatore De Giorgi. Significativo l’abbraccio del sindaco Giuseppe Antoniotti, subito dopo il suo intervento, al simulacro della Madonna Achiropita quale segno di ringraziamento a nome di tutti i cittadini rossanesi invocando, allo stesso tempo, la sua protezione per la città di Rossano e per le popolazioni dell’intero territorio. Il primo cittadino, infine, ha voluto ringraziare quanti, forze dell’ordine e volontari, si sono prodigati, già dalle prime ore dell’alluvione, a sostegno della gente che, in quella triste giornata, hanno perso tutto. “Grazie alla Vergine Maria – ha dichiarato Antoniotti – siamo tutti vivi e quindi siamo grati all’Achiropita per averci protetto ancora una volta. Oggi, in processione, abbiamo camminato nelle vie colpite dalla violenta alluvione, ma siamo già sulla buona strada per ripartire e ricostruire una città che ha subito danni ingenti.” Un intervento, quello del sindaco Antoniotti, condiviso dalla gente con lunghi applausi. Anche il padre Arcivescovo, S.E. Mons. Giuseppe Satriano, ha preso la parola nel corso della celebrazione eucaristica in cui, dapprima, ha voluto ringraziare il Cardinale De Giorgi per la sua presenza a Rossano e, successivamente, le autorità presenti. “Siamo grati al Signore e all’intercessione della Vergine Achiropita per aver preservato, in un momento di grande difficoltà, la vita del popolo di Rossano. Il mio pensiero – ha dichiarato Mons. Satriano – è per quelle famiglie che hanno perso tutto a causa dell’alluvione. Ringrazio – ha poi concluso il padre Arcivescovo – il Cardinale Bagnasco, Mons. Nunzio Galantino e Mons. Santo Marcianò, oltre a tutti i Vescovi calabresi, per la loro vicinanza manifestata nei confronti della comunità rossanese.” Anche il Santo Padre, Papa Francesco, ha inviato alla diocesi di Rossano-Cariati il suo personale messaggio di solidarietà, oltre alla sua benedizione, per le popolazioni colpite dall’alluvione. E’ stata una giornata emozionante per i tanti fedeli dell’intera diocesi in cui, per la prima volta nella storia di Rossano, il simulacro della Madonna Achiropita è stato portato in processione allo Scalo cittadino e al Lido Sant’Angelo nel popoloso borgo marinaro danneggiato dalla bomba d’acqua e dallo straripamento del torrente Citrea nella mattinata di mercoledì 12 agosto. Una data nefasta per la città di Rossano che, per fortuna, non ha fatto registrare né feriti né vittime. Si tratta del terzo miracolo della SS. Vergine Achiropita, dopo aver preservato il comune bizantino dai bombardamenti durante la guerra e dal terremoto del 1836, in cui i rossanesi rimarranno sempre grati alla loro Protettrice.

ANTONIO LE FOSSE

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