INTERVISTA CON L’ON. DORINA BIANCHI, SOTTOSEGRETARIO AI BENI CULTURALI, IN VISITA AL MUSEO DIOCESANO DI ROSSANO PER AMMIRARE IL CODEX

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Il Reporter Antonio Le Fosse intervista il Sottosegratario Dorina BianchiIl ritorno del Codex Purpureus Rossanensis, nella città di Rossano, rappresenta un punto di partenza per richiamare un turismo di massa e di qualità nell’importante comune bizantino. Per l’occasione abbiamo incontrato l’ On. Dorina Bianchi (Sottosegretario al Turismo ed ai Beni Culturali), subito dopo la visita guidata sia al Museo Diocesano che al Codex, per una breve intervista.

On. Bianchi, intanto benvenuta a Rossano e grazie per la piena disponibilità nel rispondere alle nostre domande, la vediamo completamente soddisfatta sia per la visita guidata al Museo Diocesano e sia per aver ammirato da vicino il Codex Purpureus Rossanensis. Che emozioni ha vissuto durante la visita?

“Ho vissuto momenti emozionanti durante la visita guidata al Museo Diocesano e nell’ammirare, da vicino, il Codex. Sono orgogliosa sia come figlia di questa terra, la Calabria, e sia come Sottosegretario ai Beni Culturali, anche perché è ritornato a Rossano, nella sua sede e in tutto il suo vero splendore, il Codex Purpreus Rossanensis, dopo i minuziosi e delicati lavori di restyling (durati ben quattro anni) presso l’ICRCPAL (Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario) di Roma, che rappresenta un bene inestimabile del ricco patrimonio culturale calabrese, nazionale e mondiale. Un Evangelario prezioso che deve richiamare a Rossano migliaia di visitatori per ammirare, da vicino, un documento unico al mondo, patrimonio dell’umanità, che è esposto all’interno del Museo Diocesano di Arte Sacra in una sala completamente climatizzata. Complimenti, in modo particolare, all’intero staff che gestisce il Museo per la loro straordinaria preparazione e all’Architetto Aprelino per l’ottimo lavoro in cui l’importante sede museale si presenta completamente rinnovata, con sistemi innovativi e tecnologici, degna di ospitare il Codex.”

Qual è il suo impegno di Sottosegretario al Ministero ai Beni Culturali, affinché il ricco patrimonio esistente in Calabria possa essere tutelato e salvaguardato, col passare degli anni, ma anche per richiamare un numero consistente di turisi in questa Regione?

“L’impegno è quello di valorizzare l’intero e ricco patrimonio culturale esistente nel nostro Paese, affinché sia meta di numerosi turisti provenienti da tutto il mondo. In questa ottica, dunque, rientra anche la Calabria con la presenza a Rossano del Codex, che ha ricevuto il tanto atteso riconoscimento dall’Unesco quale patrimonio dell’umanità universale, e dei Bronzi di Riace che sono in bella mostra all’interno del Museo di Reggio Calabria. Bisogna lavorare in piena sinergia con la Regione Calabria, oltre con l’assessorato al turismo, affinché molti turisti possano raggiungere questa splendida terra che ha molto da offrire ai tanti visitatori per le sue bellezze naturali e monumentali, ma anche grazie al suo ricco patrimonio artistico che deve essere, necessariamente, tutelato e salvaguardato col passare degli anni. Noi faremo la nostra parte per tutelare, in tutti i modi, il ricco patrimonio esistente in tutto il Paese, oltre che in Calabria, mettendo in atto diverse iniziative, con l’attuazione di importanti progetti attraverso una serie investimenti, per valorizzare quello che abbiamo in modo tale da incrementare ulteriormente il turismo culturale e religioso.”

Il rientro del Codex a Rossano, a suo giudizio, rappresenta un punto d’arrivo o di partenza?

“Il rientro del Codex a Rossano, sicuramente, rappresenta un punto di partenza e non d’arrivo. Bisogna lavorare, d’ora in poi, per mettere in rete questo importante documento prezioso o manoscritto antichissimo, risalente al VI° secolo in cui al suo interno vi sono i Vangeli di Matteo e Marco, al fine di far arrivare a Rossano studiosi di fama mondiale, turisti e studenti, interessati ad ammirare, da vicino, un’opera di pregevole fattura che ha ottenuto, nel 2015, il tanto atteso riconoscimento da parte dell’Unesco quale patrimonio dell’umanità.Un riconoscimento importante che deve necessariamente rilanciare il turismo culturale e religioso nella splendida città bizantina. C’è bisogno anche di valorizzare le bellezze naturali e paesaggistiche dell’intero territorio, oltre a dare il giusto risalto alla tradizione enogastronomica del luogo, affinché i turisti possano godersi momenti di pieno relax ammirando, allo stesso tempo, il ricco patrimonio esistente.”

Parole incoraggianti, quelle del Sottosegretario ai Beni Culturali Dorina Bianchi, che sono di buon auspicio per il futuro.

ANTONIO LE FOSSE

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